Alla ricerca della memoria
Nella 2° mostra della Fondazione per l'arte e le neuroscienze, insieme alle nuove opere dell'artista Andrea De Simeis, tratteremo l'argomento di neuroscienze : la MEMORIA.
L'apprendimento e la memoria sono fondamentali per la nostra identità sia come singoli individui, sia come società umana con la sua memoria collettiva e culturale; anche perché la memoria è l'essenza della nostra vita mentale.
Tratteremo come i neuroni riescano ad immagazzinare l'informazione sensoriale che riceviamo dal mondo esterno (siamo sistemi complessi aperti all'interazione con l'ambiente), passando dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine per tutto ciò che è significativo alla nostra vita di relazione e alla nostra intelligenza.
Riferendoci agli studi dei premi Nobel per la memoria: Eric Kandel, Arvid Carlsson e Paul Greengard, percorreremo le fasi dei cambiamenti che si verificano quando apprendiamo con la stimolazione neuronale (abitazione, sensibilizzazione e condizionamento classico) mediante il rafforzamento delle sinapsi che cambiano con l'allenamento e l'esperienza per poi passare attraverso la sintesi di nuove proteine,dirette dai messaggi del DNA del neurone, che andranno a formare nuove sinapsi per l'immagazzinamento a lungo termine, spiegando i vari passaggi molecolari.
Quindi introdurremo il ruolo fondamentale dell'ippocampo per la formazione della memoria in generale e della memoria spaziale, col suo ruolo di smistatore di pacchi di memoria in tutto il cervello dove l'engramma sarà immagazzinato, con riferimento agli studi di John O'Keefe e Brenda Milner.
I ricordi vengono costruiti, non registrati e la vita è tutta memoria, tranne il momento che passa; e lo studio è il miglior potenziamento cognitivo per arginare l'oblio. La Mente ha il compito di tenere insieme passato, presente e futuro. In fondo il cervello è l'Hardware biologico e con l'età la cognizione diventa sempre più corticale con privilegio dell'emisfero sinistro, facendo sì che la mente diventi più forte con l'avanzare dell'età grazie all'aumento dei modelli cognitivi immagazzinati con l'esperienza (expertise), dandoci il paradosso della saggezza, in quanto la persona anziana dà un contributo strategico alla sopravvivenza della specie.
Perciò dobbiamo usare bene il cervello e sfruttarlo al meglio perché la sua regola è : se non lo usi, lo perdi; e tenere attiva la neuroplasticità sottoponendo la mente a continue sfide mentali, volando alto col pensiero ed aiutandoci con lo studio, l'atletica, l'arte e la musica.
Bibliografia
Eric Kandel = Alla ricerca della memoria, Codice ed. Torino 2010
Daniel Schacter = I 7 peccati della memoria, Mondadori ed. Milano 2002
Elkhonon Goldberg = Il paradosso della saggezza, Ponte alle grazie ed. Milano 2005