Arte per i nostri gradi di libertà
Picasso ha detto: l'arte è una bugia che insegna a vedere la realtà. Così noi, aiutati dall'arte, possiamo decifrare meglio la realtà del mondo che percepiamo con la visione. E questo perché noi esseri umani siamo anche riflessivi, cioè l'uomo prende posizione rispetto a se stesso, e lo fa con pratiche riflessive come la religione, la filosofia e l'arte.
E come ha spiegato George W. BERTRAM, filosofo dell'arte all'Università di Berlino e che ha pubblicato di recente il libro "L'ARTE COME PRASSI UMANA", possiamo considerare l'arte come una PRASSI RIFLESSIVA. Già Kant considerava l'arte come riflessione della facoltà cognitiva umana in quanto l'arte, e la bellezza in generale, è un mezzo per riflettere la specifica posizione dell'essere umano nel mondo.
Così pure Hegel concepisce l'arte come strumento che VIVIFICA i nostri orientamenti essenziali, ANIMANDOLI, sempre nel contesto storico-culturale della nostra vita.
Quindi l'arte, riassumendo G. BERTRAM, attraverso l'uso di oggetti e rappresentazioni, interagisce con i suoi fornitori in un rapporto dinamico e di libero gioco, portandoci ad un atto riflessivo su noi stessi attraverso l'interazione fisica, percettiva, emozionale e simbolica che noi abbiamo quando ci poniamo di fronte all'arte nelle sue varie forme di pittura, teatro, letteratura, poesia, musica; in modo da portare la prassi estetica nella quotidianità della vita reale.
L'arte però è una pratica priva di garanzie e nello stesso tempo ha un carattere incerto perché può fallire nel suo intento o dissolversi, ma proprio per questo carattere essa è MODERNA in quanto si orienta al nuovo, all'avanguardia, perché cerca di decifrare la realtà futura partendo dal proprio contesto storico-culturale. Ma noi umani abbiamo insito in noi il " CREARE " e fare arte, cioè abbiamo la capacità di PENSARE SIMBOLICAMENTE e abbiamo bisogno di dotare il mondo di un significato e di un senso. E il processo di simbolizzazione, tipicamente umano, mantiene i suoi legami corporei con l'arte, sia perché la produciamo con il corpo, sia perché il corpo è lo strumento di ricezione. E in effetti tutte le forme d'arte sono CORPO IN AZIONE, in quanto il nostro cervello ci predispone all'azione, anche se essa è simbolica.
Tutto ciò ci porta, come dice BERTRAM, ad avere una PRASSI DI LIBERTA', grazie agli impulsi critici che l'arte ci offre sul pensiero in quanto la riflessione e lo studio dell'arte possono accrescere i nostri GRADI DI LIBERTA', usando la percezione dei sensi e soprattutto con la visione ricca di cultura. E oggi è importante saper mantenere il nostro cervello con i suoi gradi di libertà contro i pericoli della barbarie in tutte le sue forme, in quanto solo la cultura ci fornisce la libertà di essere diversi, rendendosi unici, seppur geneticamente simili.
Bibliografia:
George W. BERTRAM = L'arte come prassi umana, 2017 Raffaello Cortina Ed.
Lamberto MAFFEI = La libertà di essere diversi, 2011 il Mulino Ed.
sotto = Sognando l'oltremare, tecnica mista 68x128 di F. Sticchi