"Matrice biologica 2 e 3" - tecnica mista in box plexiglas - F. Sticchi
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Neuroni, i nostri vascelli vagabondi |
La nostra piccola fondazione si propone lo scopo di essere un centro per l’Arte e le Neuroscienze e un luogo di incontro e di dialogo interculturale per le giovani generazioni, per costituire un laboratorio di sperimentazione e di ibridazione di nuovi linguaggi espressivi artistici, soprattutto della creatività salentina.
Si propone inoltre di veicolare un’educazione estetica attraverso l’arte in un nuovo rapporto ARTE-CERVELLO che stimoli l’interesse per la conoscenza del funzionamento della mente umana e della sua dinamica relazione con il corpo e l’ambiente, sviluppando il tema del perché il cervello umano è stimolato dall'arte; sapendo che l’arte è una delle possibilità che abbiamo di rompere l’isolamento e il conformismo.
Dall'introduzione del libro di MARIANO SIGMAN: " La vita segreta della mente" - UTET 2017
"" Mi piace pensare alla scienza come a una NAVE che ci conduce in luoghi sconosciuti, negli angoli più remoti dell'universo, nelle viscere della luce e nelle più infinitesime molecole della vita.
Quella nave possiede strumenti, telescopi e microscopi, che rendono visibile ciò che prima era invisibile. Ma la scienza è anche il percorso stesso, il diario di bordo, la rotta verso l'ignoto.""
Mariano SIGMAN
matrice biologica n°1 - tecnica mista in box plexiglas - F. Sticchi
Proponiamo ai nostri visitatori un altro libro straordinario del Premio Nobel 2000 per gli studi sui processi molecolari della Memoria a livello neuronale: Eric R. Kandel = Arte e Neuroscienze, 2017 Raffaello Cortina Editore.
Libro interessante per capire i rapporti tra L'arte astratta ed il cervello attraverso la visione, e per osservare come l'arte si è evoluta nell'ultimo secolo attraverso le varie fasi sperimentali ed innovative.
Serata letteraria con la presentazione del libro di Paolo VINCENTI: ITALIENI. Una serata insieme all'autore per riflettere sulla nostra esistenza e sul nostro modo di comportarci nella vita attuale in cui la tecnologia, se non usata correttamente, finisce per imbrigliarci in una dimensione povera di contenuti e di riflessioni e soprattutto, come ci insegnano le neuroscienze, distratti e inconsapevoli del mondo intorno a noi.